Storie e leggende

Supereroi in arte a Villacanale

“Se il Molise non esiste allora è proprio la patria dei supereroi.” Villacanale, ancora supereroi ma questa volta si fanno arte, grazie all’associazione culturale Nuova Villacanale. 

Il progetto dal titolo WHP ovvero Wonder Heroes Project aveva come idea quella della realizzazione di una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, quindi non i classici murales a  sé stanti ma un vero e proprio progetto di rivalorizzazione e messa in evidenza di spazi grigi.

Dal 27 maggio del 2016 nascono quindi questi capolavori “fantastici” i cui protagonisti saranno Wonder Woman, Superman, Ironman.

Nonostante spesso si parli di chiusura, il Molise con queste opere dimostra l’esatto contrario. Entusiasmo e aggregazione alla base di un processo di valorizzazione e riqualificazione.

Si parte da un nucleo di sette opere nei pressi di Via San Giocondino, non esenti da riferimenti storico artistici, pertanto ben contestualizzate di modo che non vadano a risultare avulse dal luogo in cui nascono, quindi la bellezza si coniuga armoniosamente a un significato più profondo.

Pop art in una visione quasi cinematografica e di ispirazione a Roy Lichtenstein è “The Kiss“, ovvero il bacio tra Wonder Woman e Superman, che trionfa sulla piazza. Si passa poi a Ironman che si ispira a Pollock attraverso un sapiente utilizzo delle colature di colore ben lontano dalla razionalità e permeato da un caotico intreccio di linee. E troviamo di nuovo Wonder Woman, chiaramente vicino a Andy Warhol ma che si sposa anche con la struttura più antica delle icone bizantine attraverso l’utilizzo dello sfondo che va a valorizzare il soggetto rendendogli un’aura di sacralità. Il colore rosso è stato scelto come sipario tra la paganità dell’opera realizzata e la divinità. Quasi al limite del sarcasmo, con una venatura piuttosto ironica, trionfa Capitan America nell’atto di detergersi un’orecchio. Qui il supereroe si fa umano compiendo un atto di quotidianità che lo avvicina all’uomo comune. Un gesto che rappresenta genuinamente il “sentirsi a casa”.
Cavalcando l’onda dell’uscita del film avvenuta qualche mese fa, torna di nuovo Wonder Woman, che dismette i panni dell’eroina per indossare quelli della ragazza comune che acquista abiti firmati per vanità. Il tutto reso con una sfumatura dei contorni che rende l’opera surreale.

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