Oro e briganti nell’ Agnone del 1860

Dell’oro,  come del maiale,  non si butta mai niente. Infatti gli orafi recuperavano ogni scarto di lavorazione e persino la spazzatura quotidiana chiamata  “scopiglia”  che, raccolta in appositi contenitori ,  veniva portata a Napoli dove poi, opportunamente trattata,  permetteva di recuperare l’oro  finito tra i rifiuti. Ora avvenne che per un lungo periodo nessuno si …