Storie e leggende

Il fosso dei ladri

Da Macchia Valfortore, scendendo nella valle del Fortore, nei pressi del torrente Cigno, una delle rientranze del lago di Occhito, si trova una gola nel terreno che suscita una certa curiosità.

Dai racconti che ne parlano, si evince chiaramente il timore di chi ha vissuto nell’epoca in cui nel famoso ‘’fosso dei ladri’’ si esercitava l’arte di delinquere. Il periodo si colloca attorno al 1860 in occasione dei moti contro l’Unità d’Italia.

La posizione in cui si trovava era strategica grazie alla vicinanza con la Capitanata. Proprio qui avvenivano gli scambi della merce  rubata con i malfattori delle Puglie. Del ‘’malaffare’’ si parlava in codice: gli asini, i buoi, ogni animale aveva un suo significato. Si racconta che i contadini si recavano a Macchia con la speranza di riavere indietro quello che gli era stato tolto.

Le testimonianze di quegli anni, fanno della valle del Fortore una delle zone più attive dai briganti molisani.

Fonte: racconto di Gianfranco di Iorio sul gruppo Facebook Molise amore mio.

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