Qualche giorno fa sulla spiaggia di Termoli, che ci aveva già riservato sorprese misteriose che si sono poi rivelate vere e proprie forme d’arte, è apparso un altro enigmatico simbolo. Si tratta di una enorme impronta di piede di circa 23 metri. L’effetto stupore ha subito raggiunto il suo obiettivo: diventare virale, suscitando curiosità e molte domande. Dopo la scoperta è stato allestito un vero e proprio cantiere che prevedeva una sorta di scavo archeologico, mentre gli astanti intenti a fotografare e scattare video, cercavano di capire cosa stesse succedendo: una pubblicità? Un’opera artistica?
I dubbi sono stati presto chiariti, non si tratta dell’impronta di uno Yeti o di qualche personaggio che popola le leggende locali, ma ha comunque avuto una rilevanza importante, così come i fini proposti (anche se di marketing si tratta). E.On, uno dei principali operatori energetici italiani, con questa campagna di comunicazione ha lanciato un messaggio di forte impatti circa il tema della Carbon Footprint generata dall’uomo. Dietro la realizzazione dell’opera, realizzata a mano e visibile fino all’8 maggio, c’è l’agenzia Dlv Bbdo, grazie al lavoro dell’Accademia della Sabbia, un’associazione che raccoglie persone con la passione per le sculture ed i castelli di sabbia.
