Storie e leggende

La fontana della Zita

A Sant’Elia a Pianisi viveva Anna, bellissima fanciulla proveniente da famiglia benestante e proprietaria di numerose terre e animali. Inutile dire che la ragazza  aveva molti spasimanti, ma in segreto ella amava un garzone del padre: Carlo.

Con Carlo si scambiavano sguardi e parole d’amore nei rari momenti in cui potevano incontrarsi, ma Anna era promessa sposa di un giovane ereditiero poiché così erano le usanze dell’epoca. Anna non poteva però rifiutare, né raccontare la verità al padre, quindi non le restava che piangere nell’intimità della sua camera.

Il giorno del matrimonio Anna era bellissima, la casa addobbata a festa ma il suo animo non era affatto festoso, tutti pensavano che la tristezza della fanciulla fosse legata al futuro abbandono della famiglia e della casa paterna ma solo lei sapeva la triste verità, fu così che scappò via e corse a rifugiarsi nella sua stanza.

Mentre piangeva sentì una voce che la chiamava dal giardino sottostante, era Carlo. Senza esitare, Anna si gettò dalla finestra tra le braccia dell’amato e fuggirono insieme.

Il giorno dopo vennero trovati privi di vita all’interno di una masseria e poco distante sgorgava una sorgente di acqua che venne chiamata, a ricordo dei due amanti Fonte della Zita, Fonte Iazita nel gergo popolare.

 

Mauro Gioielli

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