Storie e leggende

Uomo Cervo, fate, folletti e altri esseri fantastici del MOLISE

COMUNICATO STAMPA

Un viaggio lieve e giocoso dal mare all’entroterra, per scoprire l’immaginario, le tradizioni, le maschere tipiche e i mostri di una regione ricca di sorprese antiche, vive ancora oggi.

Dopo la Sicilia, la Liguria e il Lazio, è il Molise la quarta regione protagonista della collana 147 Mostro che parla!, ideata e curata da Teresa Porcella per Telos Edizioni.

Un progetto importante e originale, che punta ad accendere l’interesse dei nostri bambini per l’immenso patrimonio fantastico e folklorico italiano, mettendo in luce le specificità e le unicità di ciascuna realtà locale. E favorendo l’incontro tra le creature magiche di ieri e la nostra quotidianità.

Nel volume anche un richiamo esplicito al Carnevale, con la storia di due maschere zoomorfe tipiche della regione.

La natura ancora incontaminata e dominante, i paesini avvolti nel silenzio, i castelli e le chiese che custodiscono misteri, gli orizzonti molto ampi e le strade poco frequentate. E poi le tradizioni contadine, le leggende popolari, le maschere zoomorfe che fanno parte di una dimensione antica e semplice, che si rinnova fino ai nostri giorni. Il Molise che affiora dalle parole di Stefania Di Mella e dalle illustrazioni di Laura Fanelli in Uomo Cervo, fate, folletti e altri esseri fantastici del MOLISE è una regione piena di bellezze, cultura e segreti da scoprire.

Attraverso il filtro dolce del ricordo e del racconto orale, l’autrice molisana Stefania Di Mella parla di straordinarie creature dai poteri incredibili, di folletti dispettosi, di esseri metà uomo e metà animali. E anche di luoghi evocativi, che diventano culla di storie suggestive… come quella della piccola basilica di Santa Maria della Stradaa Matrice, con i bassorilievi a forma di buoi che richiamano la triste vicenda del Re Bove; o come quella del Diavolo che impazza a Tufara una volta all’anno per processare e condannare a morte il Carnevale. Uno dopo l’altro, scorrono sulle pagine personaggi insoliti e sorprendenti, come l’irsuto Uomo Cervo, che irrompe nella piazza di Castelnuovo al Volturno l’ultima domenica di Carnevale, o come la malinconica Fata del Cantone, il cui spirito infelice vaga nel castello d’Evoli di Castropignano.

Sette racconti che rievocano la geografia e lo spirito di un territorio che in pochi conoscono, creando un ponte con il vissuto e lo sguardo dei bambini del nostro tempo. Testi freschi e attuali, accompagnati da illustrazioni piene di inventiva e leggerezza, disseminate di dettagli e guizzi creativi, opera dell’apprezzata illustratrice Laura Fanelli, molisana trapiantata in Francia, che ha all’attivo importanti collaborazioni e pubblicazioni con editori internazionali.

 

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Per i bambini e le bambine che hanno fame di storie

 

«È stata un’esperienza particolare per me, la mia prima volta come autrice. La molla che mi ha spinto ad accettare questa sfida sono stati i bambini lettori, in particolare quelli della mia regione. Sento di avere un debito nei loro confronti. Sono stata una bambina che ha molto sofferto la mancanza di librerie, biblioteche e spazi culturali. Negli anni ’80 c’era veramente poco di tutto questo in Molise. Io ero la classica bambina che aveva fame di libri e che amava ardentemente leggere. Adesso le cose, per fortuna, non sono più così, però sento che bisogna fare ognuno la propria parte per offrire ai giovani nuove opportunità di lettura e occasioni di arricchimento e crescita. E questo libro senz’altro lo è! È stato molto bello scriverlo e tornare nei luoghi della mia infanzia, che mi sono particolarmente cari. Mi ha fatto stare bene. Ho attinto ai ricordi, alle sensazioni e a episodi che non ho mai dimenticato». Stefania Di Mella

 

Un libro ricco di luoghi e scorci reali

«Si è creata una profonda sinergia con Stefania e con tutto il gruppo di lavoro guidato da Teresa Porcella. Per le illustrazioni del libro ho mantenuto un segno leggero ed espressivo, e ho cercato sempre di rimanere aderente alla realtà dei luoghi, di mostrare gli scorci reali, di far vedere i monumenti, i palazzi, le strade. Per questo è stato per me importante ritornare nei paesi in cui sono ambientati i racconti, per documentarmi meglio, scattare fotografie, parlare con le persone del posto. Non vedo l’ora di far conoscere il libro ai bambini e organizzare laboratori, atelier, presentazioni. È la parte che preferisco del mio lavoro!» Laura Fanelli

Il Molise da conoscere nella sua dimensione più intima e nascosta

«Per me è un volume importante perché sono una molisana fuori sede, come lo sono le autrici, e tutte e tre siamo molto legate alla nostra terra. In questo senso abbiamo voluto restituire un qualcosa di intimo e viscerale, grazie alla mediazione e al lavoro di editing svolto dalla curatrice Teresa Porcella, che in questo volume in particolare è stato molto importante. Abbiamo voluto raccontare la dimensione del nascosto, fare un elogio alla provincia che raccoglie antiche tradizioni e riti ancora oggi presenti. Questo libro è anche un invito a venire a conoscere dei luoghi che vale la pena visitare e scoprire dal vivo». Luana Astore, Telos Edizioni

Il paesaggio grande protagonista

«Il libro è anche un omaggio alla casa editrice molisana che lo pubblica e raccoglie l’apporto personale di Luana Astore, con il suo bagaglio di ricordi, sensibilità ed emozioni. In esso emerge fortissimo il legame con il senso della propria origine e con la propria vita famigliare. Durante la realizzazione, le autrici e l’editrice hanno tutte sentito il bisogno di ricongiungersi con la loro terra e di rimettersi in dialogo con lei, di riprendersi i dettagli, i colori, i profumi, di immergersi in nuove esperienze che potessero poi rivivere sulle pagine.
Un altro elemento distintivo è stata la volontà di concentrarsi su creature fantastiche che restituissero la dimensione terrestre, collinare e agro-pastorale del Molise. E la scelta di affidare al paesaggio un ruolo principale, da vero protagonista. Il mio augurio è che questo libro, come gli altri della collana, sappia parlare a tutti, ai bambini di oggi e a quelli che lo sono stati tanto tempo fa». Teresa Porcella

Il viaggio di 147 Mostro che parla! fa tappa nel MOLISE

Dopo la Sicilia, la Liguria e il Lazio, è dedicato al Molise il quarto titolo di 147 Mostro che parla!, collana ideata e curata da Teresa Porcella e da Ignazio Fulghesu nel progetto grafico, che racconta gli esseri fantastici delle regioni italiane adottando una chiave di lettura moderna e informale, ambientandoli ai nostri giorni e affidandoli sempre ad autori e illustratori che proprio in quelle regioni sono nati e hanno un contatto viscerale con la loro terra.

Il libro, come tutti i titoli di Telos Edizioni, presenta un testo ad alta leggibilità e include un audiolibro letto dall’autrice. L’incipit musicale è un brano dal titolo “Tratturo”, che rappresenta al meglio la tradizione musicale molisana e il cui uso è stato gentilmente concesso all’editore dallo “zampognista” Piero Ricci e dall’orchestra Ecletnica.

«L’idea centrale della collana – e la sua originalità – è nel voler attualizzare questo immaginario, attraverso brevi storie originali che ideano un possibile “incontro ravvicinato” con i mostri, non solo protagonisti di tradizioni lontane, ma capaci di rendere sorprendente la nostra quotidianità” (Anna Pedemonte, Andersen)

 

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