Storie e leggende

Il ratto delle venafrane

Nella seconda metà del X secolo dei pellegrini partiti da Venafro e diretti al santuario di San Michele Arcangelo, al confine tra Sannio e Apulia, si erano fermati per godere un po’ di riposo e rifocillarsi. Erano quasi giunti a destinazione, col cuore colmo di emozione, in particolare alcune coppie che erano partite con l’intento di legittimare la loro unione. Proprio in questo momento furono assaliti da pastori della zona che rapirono le loro donne. Il destino fu diverso per le spose e gli sposi. Le donne si unirono, loro malgrado ai pastori, dando origine a un insediamento chiamato Venifro. Gli uomini, invece, straziati dal dolore, si recarono presso il torrente del Cigno e si tramutarono in tre grossi macigni. La donne, col loro pianto diedero vita a una fonte nel luogo del loro rapimento chiamata contrada “Pianto delle donne”.
Il cielo, vicino alla loro sofferenza, decise di trasformarle in tre colombe, come premio per la loro devozione.
A oggi, al tramonto, come testimonianza dell’amore duraturo, tre colombe, partite dalla fonte del Chiaj, vanno a posarsi su tre macigni presso Pasca Palomba.

La vicenda, legata a leggenda popolare è nota con nome Ratto delle venafrane. Proprio a causa di questi rapimenti, le donne di Venafro e di Bonefro portano vesti e abbigliamenti identici.

Fonte: https://www.sonodibonefro.it/origini/

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