Posto nei pressi delle sorgenti del Torrente Durone, Frosolone è un borgo della provincia d’Isernia reso ancora più affascinante dal paesaggio roccioso della Morgia Quadra, il pianoro del colle dell’Orso con il suo laghetto, il sentiero Altair che si snoda attraverso la faggeta. Grazie alle atmosfere d’altri tempi e alla bellezza della natura che lo circonda ha meritato numerosi riconoscimenti, tra cui l’inserimento nella lista dei Borghi più Belli d’Italia e l’assegnazione della Bandiera Arancione Touring Club.
Un altro aspetto rende questa località unica: l’attività di forgiatura delle lame che vanta una tradizione secolare a lungo tramandata di generazione in generazione. Secondo alcuni databile al VI secolo, ma non è semplice collocare gli inizi della diffusione di quest’arte tra gli artigiani del paese che, hanno trasmesso di padre in figlio un antico sapere. Testimonianze documentali dimostrerebbero che in epoca medievale fabbri veneziani si stabilirono al sud e diedero origine a una lunga tradizione di forgiatura nel Molise. A Frosolone, questa attività ebbe una fortuna destinata a crescere e nel XIX secolo le sue lame riuscirono a far concorrenza anche a quelle di Toledo. Oggi, l’arte di trasformare il metallo in un manufatto di un certo valore ha perso la connotazione artigianale per favorire la produzione industriale, ma le famiglie di forgiatori continuano a mantenere vivo lo spirito di una volta.
Fatti a mano, ne esistono di diverse tipologie: dal tradizionale “gobbo di Frosolone” alla “Zuava” con il manico intagliato, dai coltelli a scatto a quelli a molla, dal mozzetto al temperino. Non tralasciando gli utensili di uso domestico e gli attrezzi da lavoro come forbici da sarto e da barbiere, da manicure e da potatura.
Fonte: http://www.turismo.it/tradizioni/articolo/art/molise-4-cosa-da-sapere-sulle-lame-di-frosolone-id-12207/
