Storie e leggende

La campana di San Francesco

Il Rotary Club di Agnone e la Pontificia Fonderia Marinelli, hanno reso possibile la restituzione alla città di Isernia dell’antica campana della Chiesa di San Francesco, lesionata durante il terremoto del 1805 oggi restaurata e fruibile al pubblico. Nonostante la grave ferita riportata, la campana è sopravvissuta a guerre e calamità.

La leggenda narra che questa campana, risalente all’anno 1259, quindi tra le più antiche d’Italia, sia stata posizionata nella Chiesa per celebrare il Passaggio a Isernia del Santo di Assisi che incontrò Papa Celestino V. La campana lesionata e ricollocata nella cappella di Sant’Antonio non poté mai più essere suonata, è stato quindi eseguito esclusivamente un restauro conservativo volto a far divenire il prezioso oggetto un documento e una sorta di monumento storico offerto in particolare ai fedeli.

 

La Chiesa di San Francesco

Nella Pasqua nel 1222  Isernia ricevette la visita di San Francesco, che, secondo la tradizione, come ci dice anche lo storico Giovan Vincenzo Ciarlanti, fondò chiesa che riporta il suo nome. Secondo un’altra tradizione, le pietre con cui è stata edificata questa Chiesa furono portate direttamente da Assisi.

Nel 1919 un’antica confraternita voleva fondere la campana per realizzarne una nuova, ma gli intellettuali del tempo si opposero.

E’ una vera fortuna che la campana si sia conservata per 8 secoli. Ovviamente,  una campana lesionata non è più utilizzabile perché le campane non si possono saldare e una volta rotte non suonano più.

Rappresenta però un tributo e un ricordo del passaggio del Santo nelle nostre terre, nonché un onore poter fare rivivere, sebbene solo in maniera strutturale un oggetto tanto antico. Viene così conservato l’oggetto nella sua memoria storica sebbene non sia più fruibile nella sua funzione originaria, mantiene però il suo valore storico e monumentale.

Fonte: https://www.isnews.it/politica/45409-isernia-restaurata-la-campana-di-san-francesco.html

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