A Guardiaregia, nella riserva regionale del WWF in zona Monte Mutria, oltre a vari alberi, spiccano in particolare tre faggi. Certo in un bosco non è inusuale vedere dei faggi, quindi perché vi parliamo di questi in particolare? Nicola Merola, responsabile dell’Oasi, ci racconta la leggenda di tre fratelli, impiccati ognuno a un rispettivo faggio, con l’accusa di aver rubato del bestiame. Da allora i tre faggi, furono chiamati i tre frati e non vennero più toccati per timore reverenziale e ricordo dell’episodio. Si narra inoltre che in alcune notti, nelle sere di tempesta, il rumore del vento ricorda le urla dei tre fratelli, catturati e uccisi. Collocati in una piccola conca, gli alberi oscillano dai 200 ai 400 anni e spiccano per la loro maestosa grandezza.
Altro racconti si incentrano durante il brigantaggio post-unitario (anni 1861-1867) tale luogo era il ritrovo delle bande di briganti fedeli alla monarchia borbonica di Napoli. Si decidevano strategie di sabotaggio e azioni di guerriglia contro i soldati piemontesi. Durante un incontro segreto i briganti, vennero catturati dai soldati piemontesi e uno di loro, Giacobbe, fu giustiziato nella piazza di Guardiaregia, a colpi di baionetta, davanti la popolazione inerme.
Fonte:https://oasiguardiaregia.wordpress.com/tre-frati/
