Protagonista della vicenda, diventato anche VIP, e finito in tv è Palazzo Jadopi, a Isernia. Stefano Jadopi, che facente parte del parlamento napoletano, si dimise per entrare nel comitato di accoglienza del nuovo re d’Italia Vittorio Emanuele. Gli oppositori decisero di tendergli un agguato, ma colpirono erroneamente il figlio, che perse un occhio. Il re, dunque, chiese il supporto di alcuni garibaldini che, sopraffatti dai borboni, furono costretti a ripiegare all’interno del Palazzo, che fu poi incendiato. Le teste dei 7 garibaldini uccisi furono appese ai balconi del palazzo come monito per la popolazione.
Un operaio in lavoro al restauro del Palazzo, racconta di aver visto nei sotterranei, un uomo vestito con camicia rossa e pantaloni a bandiera, temendo fosse un intruso gli intimò di allontanarsi. La risposta non fu però quella che si aspettava. “L’uomo” rispose di essere un garibaldino morto nel palazzo e che per questo motivo, non poteva allontanarsi.
Fonte: http://www.termolionline.it/news/cultura/588585/le-vicende-di-palazzo-jadopi-e-del-fantasma-del-garibaldino
