Storie e leggende

Il castello Svevo

Da sempre i castelli sono luoghi legati alle fiabe. Questa fiaba legata a Termoli, risale al XIII secolo, tempo in cui Federico II di Svevia decise di fortificare la costa fino alla Sicilia. I racconti alle volte non hanno un lieto fine e in tutti i castelli ci sono delle carceri. E’ qui che possiamo vedere le  iscrizioni a carboncino risalenti al XVIII secolo.

Attraversando le sale inferiori del castello possiamo leggere nomi, date e persino i motivi della carcerazione. Sulla parete sud-est si legge “alla trasuta… ammazzai”. Se chiudete gli occhi potete solo immaginare quello che è successo in quelle stanze, rivivere come in un sogno tormentato la sofferenza, la rabbia e il dolore di chi venne rinchiuso  nelle carceri. Come in una ricostruzione televisiva di Alberto Angela, vi invito a immaginare queste persone che disegnavano sulle pareti per lasciare un ricordo o per passare il loro tempo in attesa di buone notizie.

Nel 1902 il castello Svevo divenne monumento nazionale e nel 1909 la Marina militare posizionò sulla parte più alta dell’edificio una stazione meteorologica.

A oggi  le scritte del Castello rischiano di sparire insieme alla storia che raccontano. Il carboncino nero di alcune di queste, infatti, risulta in parte deteriorato.

Fonte: wikipedia

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