Storie e leggende

Le ceneri di zio Sebastiano

Si narra che questo fatto dai tratti tragicomici sia accaduto a Capracotta, tempi di emigrati in America e tempi antichi in cui non tutti conoscevano le lingue.
Fu così che avvenne il fattaccio. Il povero zio Sebastiano, emigrato in America morì e i figli decisero di inviare ai parenti rimasti le sue ceneri, accompagnandole con una lettera, ovviamente scritta in inglese, in cui si chiedeva di metterle nel cimitero.
Malauguratamente per i parenti di Capracotta, nel pacco c’era anche del cibo, come si usava fare allora e le ceneri del povero zio Sebastiano vennero confuse per spezie e usate per insaporire il cibo.
Quando, dopo qualche tempo, la lettera fu loro tradotta, una nipote esclamò: ci siamo mangiati lo zio!
Questa storia è stata raccontata negli anni 60,  dalla signora Giuseppina Santilli al nipote Franco Valente che la riporta sul gruppo Facebook Molise Amore Mio. Si è svolta anche una rappresentazione teatrale a Oratino dal titolo Auguri e figlie femmine e probabilmente è stata riportata anche da Nicolino Camposarcuno in una delle sue commedie che da Ripalimosani hanno fatto il giro del Molise.

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