Storie e leggende

L’esorcista

Padre Matteo da Agnone, nato Prospero Lolli vide segnata ben presto la sua adolescenza da un episodio drammatico che influì profondamente per tutta la sua vita futura; mentre un suo amico gli mostrava un una pistola, partì accidentalmente un colpo, che lo uccise. Sebbene innocente, decise di fuggire a Napoli, dove frequentò l’Università, ma, per poter conoscere meglio le verità della teologia e decise di divenire frate.
Fece il noviziato a Sessa Aurunca (CE) e studiò teologia a Bologna dove venne ordinato sacerdote il 20 settembre 1587, qui, mentre meditava, alcuni padri stavano compiendo un esorcismo su un’ossessa. Il demonio, dopo l’ennesimo tentativo da parte dei frati richiese l’intervento di fra’ Matteo d’Agnone, per andarsene definitivamente. Da allora iniziò la sua carriera di esorcista, si dice che, in tutta la sua vita, il santo cappuccino abbia liberato non meno di 650 indemoniati. Ebbe , inoltre, il dono della profezia e dei miracoli, operando, con il solo segno di Croce, tante guarigioni ad Agnone, a Vasto e a Serracapriola.

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Dopo tanti anni tornò anche in Agnone per chiedere il perdono alla madre del suo amico morto, la donna capite le intenzioni del frate, gli fece dono della pagnotta della pace che egli conservò per tutta la sua vita. Questo episodio è riscontrabile nei Promessi Sposi nella vicenda di Frà Cristoforo e il nobile cui aveva ucciso il fratello.

Fonte: http://www.santiebeati.it/dettaglio/90951

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