Storie e leggende

Dolci leggende – La campana

In Agnone, patria della fonderia Marinelli, è possibile assaggiare uno dei dolci più caratteristici della tradizione molisana, ossia la campana di cioccolato, realizzata nel laboratorio artigianale Labbate Mazziotta.

Non un dolce leggendario solo per il palato, porta con sé una leggenda: si narra, infatti, che un monaco fosse giunto in Agnone spinto dal desiderio di conoscere quel paese ricco di cultura e famoso per la sua produzione di campane.


Prima di riprendere il suo viaggio verso i territori del nord, il monaco scelse una campana e delle noci da portare con sé lungo il percorso, convinto che null’altro gli sarebbe servito se non la voce di Dio, rappresentata dal suono della campana, e quelle noci, raccolte in uno splendido agro dove gli alberi dominavano il paesaggio.

Ben presto giunse nelle gelide terre del nord, stupendo tutti con il suo fare ardimentoso e incurante delle intemperie. Durante il viaggio un viandante spagnolo decise di fargli dono di alcune fave di cacao provenienti dalle Americhe, perché piacevolmente colpito dalla sua devozione.

Proseguendo nel suo viaggio, il monaco incontrò un uomo arrancante nella tempesta, si fermò per soccorrerlo, e, per comodità, ripose nella sacchetta contenente le noci e le fave di cacao, la sua campana.

Una volta estratta la campana dal sacchetto, avvenne il miracolo: questa si era tramutata in un dolce, ricoperto di cioccolato, che riuscì col suo gusto a ritemprare, sia nel corpo che nello spirito, l’uomo in difficoltà.

Dopo tre decenni, l’uomo che arrancava nel gelo volle incontrare il gentil monaco, il quale scoprì che quell’uomo, altri non era che non il Vescovo in persona.

Fu così che per rendere omaggio al valoroso monaco, le Clarisse decisero di rendergli omaggio realizzando il famoso dolce, frutto del miracolo della compassione.

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