Luoghi fantastici

Il mistero della Chiesa di San Giorgio Martire

Torniamo di nuovo a Petrella Tifernina, sempre all’interno della Chiesa dedicata a San Giorgio Martire, cavaliere uccisore di draghi.

Il primo mistero  riguarda la sua edificazione. Si tratta di un edificio in stile romanico risalente al XII secolo, probabilmente costruito su una struttura preesistente. Rappresenta un esempio di architettura romanica che, però, presenta particolari caratteristiche che la contraddistinguono, a partire dalla forma della planimetria, insolito nelle chiese in stile romanico.

La Chiesa presenta una pianta di dorma parallelepipeda con tre navate absidate,  separate da pilastri in pietra, uniti da archi a tutto sesto; elementi disposti secondo un ordine asimmetrico, il presbiterio è rialzato, mentre la sagrestia è sormontata da una volta a crociera ed è accessibile dall’abside della navata di sinistra. L’asse centrale della navata maggiore non è ortogonale alla linea delle absidi dirigendosi verso sud.

L’apparato murario interno ed esterno è costituito da blocchi lapidei di medie dimensioni, diversi fra loro ma aventi tutti forma di parallelepipedi regolari. Su una delle facciate laterali sono inserite, senza ordine preciso, lastre lapidee con decorazioni  in bassorilievo, materiale di riuso collocabile all’XI secolo.

Secondo un’accreditata leggenda locale, durante il Medio Evo si sarebbe conservata la Sacra Sindone, prima che venisse portata in Francia. Nella navata sinistra è infatti esposta una riproduzione a grandezza naturale del Sudario di Torino.

Altra particolarità riguarda la Cripta: in tempi recenti, è stata chiamata dagli abitanti “Cantina di S.Giorgio” perché fino a qualche anno prima  fu adibita a deposito del vino offerto al Santo Patrono.

Fonte: http://molisedove.blogspot.com/2016/07/la-chiesa-di-san-giorgio-martire.html

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