Sono parecchi anni che ormai mi sono trasferita a Roma e molti eventi molisani non li conosco, anche perché non è che il Molise sia poi così piccolo.
Oggi, grazie a un suggerimento di Stefano Jacurti, facciamo un salto nel west. In particolare parlo della tre giorni rievocativa del Western all’Italiana tenutasi a Colle d’Anchise, nei giorni del 25 26 e 27 settembre del 2015, ma che è comunque appuntamento fisso da circa sei anni.
Per l’occasione è stato ricostruito un intero villaggio Western presso il campo sportivo del paese, abbiamo tende, banca, saloon, il tutto grazie a una intera comunità e un progetto ideato da 10 amici, che ormai è divenuto un appuntamento che porta gente da tutto il Molise, estendendosi anche al vicino Abruzzo, Lazio, Puglia e Campania, superando le 2000 persone. In più l’intesa con “Borghi d’Eccellenza“ ha condotto Stefano Jacurti pilastro della della cultura western in Italia, mai stato in Molise, a Colle d’Anchise per trascorrere la notte western. Il film maker indipendente, scrittore, attore romano è rimasto molto colpito dalla location, i Saloon, la Taberna, ma, soprattutto dall’organizzazione di evento regionale che, deve puntare all’eccellenza. I Molisani, hanno tante idee e voglia di fare ma dal punto di vista della pubblicizzazione degli eventi siamo un po’ scarsi ed è un peccato perché questo è un evento che merita davvero di essere vissuto e condiviso.
Non c’è nulla di meglio di un villaggio western che veste lo sfondo del Matese, le scene con cavalli, e i saloon, gli indiani e le sparatorie. Prima della notte western, è stato proiettato il film “Se il Mondo intorno Crepa“ prodotto e diretto da Stefano Jacurti con la partecipazione di Antonio Rocco (attore molisano). I due, si sono poi esibiti in sparatorie, duelli e lanci di laccio.
Non dimentichiamo, inoltre, che il Molise è stato scelto per girare alcune scene di “Continuavano a chiamarlo Trinità”. Come vi ho detto qui: Trinità e Bambino.
Stefano Jacurti ha ottenuto il riconoscimento internazionale dal Gathering, festival internazionale del cinema indie negli Usa, con il medio metraggio Se il mondo intorno crepa, miglior western straniero girato insieme a Emiliano Ferrera e prodotto dallo stesso Jacurti. Il suo volto, tratto dall’ultimo film, è stato immortalato su Tex e Zagor, da Stefano Andreucci e Mauro Laurenti, disegnatori della Sergio Bonelli editore. E’ stato premiato undici volte, due come regista indipendente e nove come scrittore compreso ultimo premio collettivo con l’Ok Corral per il cosplay. Western Sex Rock and Horror è il suo quarto libro ed ora Stefano è tornato a teatro portando in scena il generale Grant, personaggio storico rappresentato sul palcoscenico per la prima volta in assoluto in Italia, ma già nel 1995, era in scena con il suo western “Golden city” nei teatri Orologio e Furio Camillo.
Antonio Rocco è attore e regista di Campobasso, molto attivo attorialmente nel genere western, in diversi importanti lavori di cinema indipendente. La prima volta di Antonio Rocco sullo schermo risale al 2004, ma il vero debutto artistico avverrà nel 2005 dove riceve prima un premio da Elisabetta Sgarbi per il suo cortometraggio “Natura Bella, Natura Sublime” e in seguito un altro da Arnoldo Foà per il miglior spettacolo in lingua italiana per “Né pane né misericordia”. La sua carriera prosegue tra premiazioni, cortometraggi e anche con doppiaggi come nel 2010, quando presta la sua voce per il corto contro la violenza sulle donne premiato da Amnesty International. Finisce anche sulle pagine della rivista “Il Fotografo” e nella Doinel Gallery di Londra per il quale ha posato come attore e modello. Questo è stato solo l’ultimo traguardo per il giovane campobassano che grazie al suo talento, continuerà a portare il suo nome e le sue origini in giro per il mondo.Grazie a “Blood from Hell”(web serie western per la regia di Emiliano Ferrera), visibile attualmente su YouTube, Antonio Rocco viene notato e scelto insieme ad altri membri del cast, dal regista Rai Riccardo Grandi che lo dirige nel promo “Sotto il cielo del West”.
