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Favole moderne: Civitacampomarano a colori

Un paradiso in terra che conta circa 500 anime è Civitacampomarano, di cui ho già parlato nell’articolo della casa del mercante.

Oltre alla particolarità della casetta, Civitacampomarano non smette di regalarci favole. Nonostante sia uno di quei borghi gioiello che sembra essersi fermato nel tempo, per rivalutare il proprio territorio, tutti i paesani non hanno disdegnato un po’ di sana innovazione. Ma quella bella.

Un paese ferito dal terremoto e dallo spopolamento, ritrova la sua linfa vitale attraverso i colori dei murales. Il paese diventa una tela da dipingere, facendosi esso stesso arte.

Il nome dell’evento di cui vi sto parlando è CVTà Street Fest, dove CVTà non è altro che il nome dialettale di Civitacampomarano.

Qui di seguito citerò gli artisti che più mi hanno colpito e che secondo me hanno contribuito a rendere il borgo una favola moderna. Dal 2014 a oggi, in ricordo di ciò che non c’è più, ma che in un certo senso verrà reso eterno grazie all’arte.

Biancoshock uno degli artisti ha provveduto a rendere il paese un po’ più social, inserendo alcuni simboli dei più famosi social network nel paese, contestualizzandoli alla perfezione.

I murales, però, mantengono anche viva una tradizione. Nel 2014 viene contattata dalla Presidente della Pro Loco Ylenia Carelli,  l’artista Alice Pasquini. Favola nella favola, a sorpresa, si scopre che il nonno era di Civitacampomarano.

Foto di ©Jessica Stewart www.romephotoblog.com

Inutile dire che l’invito viene colto al volo. L’artista segue un percorso più classico rispetto al collega “social”, rendendo indimenticabili le tradizioni: il gioco dei bambini in strada, il nascondino e altri aspetti legati alla cultura popolare.

Altro artista che ha contribuito, a modo suo,  è Chef Rubio. Artista della cucina, si innamora immediatamente di Civitampomarano. Con la sua creatività Chef Rubio è andato a esplorare i sapori tipici, bussando di porta in porta e conservando le ricette tradizionali.

Di Civitacampomarano tornerò a parlare perché a quanto pare ha altre storie da raccontare…

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