Storie e leggende

Cavatelli leggendari

Una delle cose più buone del mondo, ricordo quando la nonna li preparava rigorosamente a mano, uno per uno e ci lasciava sempre una patata lessa da mangiare col sale sopra, rideteci pure ma era una bontà! Sto parlando dei cavatelli con il sugo. Si tratta di gnocchi dalla forma allungata e concava, dopo aver impastato si procedeva alla realizzazione di lunghe strisce di pasta, che venivano poi tagliate e si dava la forma caratteristica, arricciandoli con un dito, per questo prendono il nome di cavatelli.

 

Era sempre una festa quando le sapienti mani di nonna iniziavano a impastare e tagliare, lavorando la pasta fino a ottenere questi semplici ma gustosi gnocchi. Noi nipoti attendevamo con l’acquolina in bocca l’ora del pranzo, mi resta sempre un bel ricordo di questi momenti e ammetto di non avere ancora avuto il coraggio di provare a impastare i cavatelli.

Una leggenda racconta che i cavatelli siano stati prodotti, per la prima volta, sotto il regno di Federico II, che a quanto pare ne andava ghiotto. A oggi sono i protagonisti di molte sagre e restano uno dei più importanti piatti tradizionali del Molise.

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