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La camera dei segreti a Ferrazzano

Ferrazzano è un grazioso comune della provincia di Campobasso e all’interno della Chiesa dell’Assunta è custodito un pulpito che presenta decorazioni misteriose.

Al di là della datazione ancora incerta, le rappresentazioni che lo contraddistinguono risultano essere piuttosto particolari. La più strana delle decorazioni si colloca nel capitello anteriore di destra, dove tra le foglie di acanto, emerge un uomo che brandendo un’ascia cerca di uccidere uno strano animale avente coda di serpente, con la quale cattura una gamba dell’uomo, testa di drago e ali lungo il corpo.

Come in Harry Potter ci troviamo di fronte a una creatura mitologica, il basilisco, presente in testi pagani ma anche nella Bibbia e altri scritti cristiani per cui assume un significato simbolico.

Secondo una leggenda un rospo avrebbe covato per sette anni un uovo di gallo da cui sarebbe nato il basilisco, una creatura in di pietrificare  chi avesse incrociato il suo sguardo. Rappresenta il male e l’uomo che lo uccide rappresenta la vittoria del bene su di lui.

Ne parla anche Plinio il Vecchio, che lo descrisse come un piccolo serpente capace di uccidere con il solo alito e avente una macchia a forma di diadema aggiunge che con il suo sibilo faceva fuggire i serpenti e camminava in posizione eretta. Aggiunge che attorno a lui i frutti seccavano e se veniva colpito da un’asta o da una lancia il veleno risaliva lungo di essa.

Marco Anneo Lucano nel Bellum civile sosteneva che il basilisco rendeva deserto il territorio in cui viveva, è definito come Re dei serpenti da Isidoro di Siviglia e identificato col Diavolo da Rabano Mauro.

Un libro della Biblioteca di Hogwarts riporta: «Dei molti, spaventosi animali e mostri che popolano la nostra terra, nessuno è più insolito e micidiale del Basilisco, noto anche come il Re dei Serpenti. Questo serpente, che può raggiungere dimensioni gigantesche e che vive molte centinaia di anni, nasce da un uovo di gallina covato da un rospo. Esso uccide in modo portentoso: oltre alle zanne, che contengono un potente veleno, anche lo sguardo del Basilisco provoca morte istantanea. I ragni fuggono davanti al Basilisco, perché è il loro nemico mortale e il Basilisco fugge solo quando ode il canto del gallo, che gli è fatale.»

Il Basilisco può essere controllato solo da un rettilofono e il primo Basilisco fu allevato da un Mago Oscuro di origine greca che portava il nome di Herpo il Folle. Si tratta di un enorme serpente di color verde brillante con gli occhi gialli che può arrivare fino a 150 metri di lunghezza, dotato di zanne velenose, il suo veleno è ha il potere di distruggere un Horcrux. È efficace dopo la sua morte e il solo antidoto conosciuto è la lacrima di una Fenice. Il maschio ha una piuma scarlatta sulla testa.

Lo sguardo del Basilisco provoca morte istantanea a chiunque lo guardi negli occhi. Se una persona lo vede nel riflesso di uno specchio, essa viene solo pietrificata. Lo sguardo del Basilisco ha effetto anche sui fantasmi. I ragni fuggono del Basilisco probabilmente perché non hanno palpebre e non possono chiudere gli occhi per evitare il suo sguardo.

Nella mitologia, il Basilisco è dipinto in quattro modi diversi: un’enorme lucertola, un serpente gigante, un gallo a tre zampe con la coda e i denti di un serpente e un drago mutaforma. Ogni storia aggiunge al Basilisco nuovi poteri mortali, come un respiro di fuoco o la morte istantanea al suo grido. I Babbani non credono che il Basilisco sia mai realmente esistito. Il Basilisco Comune è una piccola lucertola, senza alcun potere magico, che vive nell’America tropicale.

Fonte: http://www.francovalente.it/2011/04/27/il-basilisco-di-ferrazzano/

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