Luoghi fantastici Storie e leggende

La grotta di Pietracupa

Pietracupa è un piccolo paese molisano, costituito da poche abitazioni e arroccato su una montagna, uno di quei bei paesi presepe che caratterizzano le zone di cui La terra in mezzo vi racconta.

Chiamata alle volte Betlemme del Molise, come ogni presepe che si rispetti, a Pietracupa c’è una piccola grotta, ovvero una chiesa rupestre chiamata spesso la “Cripta”. Un tempo utilizzata come abitazione e destinata anche a luogo di riparo durante le invasioni, magazzino, stalla e molto altro, con l’avvento dei Caracciolo, la grotta assunse la funzione di fortezza militare e di postazione di guardia del territorio, nel 1654 quando divenne luogo di abbandono degli appestati. Durante i conflitti mondiali è stata rifugio dai bombardamenti aerei e negli anni ’70 venne restituita al culto cristiano da Monsignor Orlando di Tella.


La particolarità di questa chiesa è che ospita il palmento del mulino del paese come altare, ha una forma circolare, che avvolge, come una sorta di abbraccio, i fedeli in preghiera.

Durante le celebrazioni del Natale vengono esposti alcuni tesori in essa conservati: un Bambino Gesù di legno d’olivo, a grandezza naturale, proveniente da Nazareth, assieme a un calice ligneo acquistato a Betlemme.

Si dice che nel corso della sua storia sia stata trasformata anche in tribunale, in prigione e luogo per le esecuzioni capitali. Questo è dovuto ad alcuni punti di appoggio delle travi, tutt’oggi visibili, che hanno fatto pensare fossero utilizzate per le impiccagioni così come i fori sulle pareti, che sarebbero serviti per il passaggio delle catene. Su quello che un tempo era l’ingresso principale è ancora presente una lapide con la figura di Salomone e la scritta in latino: “Qui si amministra la giustizia”.  Sembra anche fosse il luogo dove venivano accusate e torturate molte donne per stregoneria.

You may also like...