Storie e leggende

Bovaianom

Il Biferno era anticamente chiamato Tifernus e, secondo una leggenda, presso le sue sorgenti si erano stabiliti i primi sanniti che edificarono, dove si era fermato il bove sacro, Bovianum (Bojano). 


Ancora oggi è usanza riproporre la tradizione di derivazione Osca del Ver Sacrum, la Primavera Sacra, in onore del dio Mamerte (dio della guerra). In primavera si sacrificavano al dio i frutti e gli animali, mentre alcuni giovani partivano alla conquista di nuove terre, preceduti dai buoi sacri. A capo della spedizione vi era Comio CastronioStrabone, geografo greco, racconta che il bove si fermò ai piedi di un colle chiamato Samnium e da qui la popolazione prese il nome.

Anche qui siamo di fronte a un rito sacro che doveva essere di buon auspicio, che fosse la vittoria in battaglia o semplicemente allontanare un pericolo.

Oggi ha ancora luogo la rappresentazione in costume, che si divide in quattro scene: Il Ver Sacrum coi giovani inviati a cercare nuove terre in grado di dare sostentamento a seguito della consacrazione a opera del Sacerdote, la seconda scena riguarda il Matrimonio come atto pubblico rivolto agli interessi della patria e le donne viste come mera ricompensa. Nella terza scena è centrale il vecchio saggio che incita al mantenimento delle virtù come buona base per una società giusta. Infine il Giuramento, i guerrieri dovevano giurare lealtà e valore. Il rifiuto era punito con il sacrificio.

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