Storie e leggende

La campana di Santa Caterina

Siamo a Termoli e la leggenda si collega all’attacco turco. Su uno scoglio, lo scoglio appunto di Santa Caterina, era stata posta una campana che rispondeva ai vari tocchi del mare. Dal suono che emetteva i marinai riuscivano a capire l’intensità della agitazione delle onde, quindi la pericolosità di uscire in mare.

Il due agosto 1566, gli ottomani sbarcarono a Termoli, dove riuscirono a penetrare facilmente perché le mura erano state danneggiate da recenti terremoti; inoltre la popolazione, intimorita, abbandonò la città rifugiandosi nelle campagne e nella vicina Guglionesi, lasciando la città deserta in balia degli invasori, che distrussero le abitazioni e appiccarono incendi, i pochi rimasti vennero fatti prigionieri, e venduti come schiavi. Infine, sfogarono la loro rabbia sulla vecchia cattedrale romanica.

Come riporta lo studioso Carlo Cappella, con l’assalto del Borgo Vecchio da parte dell’ammiraglio del sultano Solimano II, Pialì Pascià, la campana venne trafugata e portata sul vascello. A causa del peso, però, la campana si capovolse e il vascello si inabissò.

Questo episodio ci venne tramandato dai nostri avi come una sorta di fantasiosa leggenda.

Si racconta che ancora oggi è possibile udirne il suono provenire dalla profondità del mare, come una sorta di avviso per gli abitanti.

Lo scorso anno il presidente dell’Archeoclub di Termoli, Oscar De Lena, ha confermato che sta contattando persone ed enti nella speranza di poter recuperare una campana che vorrebbe far montare su uno scoglio per ricordare l’episodio della “Campana di Santa Caterina”.

Fonte: http://www.primonumero.it/termoli/storia/vicende/campana.htm

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